L’impatto negativo del coronavirus sui mercati finanziari porta a rivalutare l’investimento nel mattone come il più sicuro in cui custodire i propri risparmi.
Chi ha dei risparmi da far fruttare spesso preferisce investire in strumenti finanziari, piuttosto che in immobili, per una questione di liquidità.
Infatti gli scambi di azioni e bond sono giornalieri e abbondanti, permettendo di entrare e uscire dal mercato ai prezzi desiderati, mentre ottenere liquidità vendendo un immobile è un’operazione che ha bisogno di più tempo.
Mettere la casa in vendita, disdire il contratto d’affitto dell’eventuale inquilino, cercare un acquirente… sono tutte fasi che possono richiedere anche qualche mese.
Tuttavia la diffusione del coronavirus ha provocato discese sull’azionario fra il 20 e il 30% in molti mercati significativi.
Dopo un 2019 positivo per l’andamento dei mercati, le ultime settimane sono state da panico per molti risparmiatori, che hanno visto il proprio capitale ritornare al livello di 11 mesi fa nel giro di pochissimi giorni.
Questo crollo porta a rivalutare l’investimento nel mattone, che si conferma la scelta più sicura.
La volatilità degli investimenti in strumenti finanziari oggi è diventata un fattore di rischio estremamente elevato, mentre la maggiore stabilità del mercato immobiliare è un dato di fatto.
Si potrebbe obiettare che in momenti di particolare crisi anche i prezzi degli immobili possono subire un calo, e questo è vero, ma c’è da dire che i valori non crollano in modo brusco come nel caso del mercato azionario.
Inoltre, per quanto la domanda possa diventare meno vivace in un dato periodo, non sarà mai pari a zero: ci sarà sempre una richiesta minima, che di fatto “regge” prezzi e numero di transazioni.
Alla luce di questo, anche Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha affermato che una volta passata l’emergenza potrebbe aprirsi una nuova era per il mercato immobiliare, in cui la casa tornerà a essere l’investimento per eccellenza.
Il mercato residenziale è destinato a ripartire dopo questo periodo di stop forzato, magari proprio perché aver vissuto per settimane in case vecchie o senza un balcone o un giardino, cambierà le prospettive di investimento di molte famiglie, le quali troveranno i tassi di riferimento sui mutui convenienti come non mai.
Infatti con il dilagare del coronavirus, si è registrato un calo dell’Euribor e ancor più marcatamente dell’Irs che ha raggiunto un livello appena superiore allo zero anche per le durate più lunghe.
Dunque gli acquirenti non mancheranno.
Inoltre, per chi ha acquistato una seconda casa da mettere a reddito o stava pensando di farlo nei prossimi mesi, l’attuale paralisi degli affitti brevi non deve spaventare.
È vero che il settore immobiliare più esposto negativamente al covid-19 è proprio quello delle locazioni a breve termine, con un calo significativo della domanda nell’immediato, ma quando tutto questo sarà finito –perché finirà!!– l’Italia tornerà a muoversi, ad attirare turisti e viaggiatori con le sue meraviglie, e a veder salire le richieste di lavoratori in cerca di alloggi.
All’inizio dovremo avere pazienza, ma ce la faremo.
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