I recenti tagli sui tassi operati dalla Banca Centrale Europea hanno reso ancora più convenienti le condizioni per chi stipula un nuovo mutuo e hanno invogliato chi ha già un finanziamento in essere a procedere con la surroga.
Tra settembre e ottobre le richieste sono raddoppiate.
A settembre e ottobre si è verificata una vera e propria ondata di surroghe.
Il numero dei mutuatari che hanno deciso di passare ad un nuovo istituto di credito per beneficiare di condizioni più vantaggiose sul mutuo rispetto a quelle stabilite con la propria banca è praticamente raddoppiato rispetto a un anno fa.
L’accelerazione si deduce dall’Osservatorio Crif che, rilevando le richieste sia dei mutui via web che di quelli allo sportello, ha un campione vicino all’80% del mercato generale: per la prima volta dopo nove mesi di contrazione, a settembre la domanda di mutui è tornata in territorio positivo, evidentemente proprio grazie al boom delle surroghe.
C’era da aspettarselo: i tassi bassi come mai prima d’ora in seguito alle ultime disposizioni del presidente uscente della BCE Mario Draghi hanno creato la situazione ideale per l’esodo da una banca all’altra, anche perché non si sa quanto potranno durare le attuali disposizioni con l’arrivo di Christine Lagarde a capo del direttivo.
Ad agosto sono stati registrati i nuovi minimi storici e gli italiani ne hanno subito approfittato per adeguare i propri mutui alle nuove condizioni di mercato.
Numeri alla mano, i tassi proposti dalle banche per un mutuo non superiore al 50% del valore della casa sono precipitati intorno all’1% per il fisso e intorno allo 0,6% per il variabile.
Dunque cambiare il proprio mutuo ottenendo rate più leggere, magari accorciandone la durata, non è mai stato così conveniente e a portata di mano, anche perché la surroga è un’operazione semplice e gratuita
Infatti dal 2007 chi sceglie di cambiare banca:
- non deve sostenere costi notarili perché non viene modificato l’importo del mutuo e, quindi, i valori su cui si regge l’ipoteca non vanno modificati
- non deve farsi carico di eventuali altri oneri, che graveranno sulla nuova banca.
Surroga 2019: cosa scelgono i mutuatari?
Il tasso fisso è in assoluto l’opzione preferita e in molti casi chi surroga lo fa passando da un tasso fisso ad un altro tasso fisso, ma c’è anche chi sta approfittando del momento favorevole per trasformare il suo vecchio variabile in un fisso di poco più caro, circa 20 o 30 punti base.
Ad optare per la surroga sono soprattutto:
- coloro che hanno sottoscritto un mutuo negli anni passati in cui i tassi erano a livelli ben più alti di quelli attuali
- coloro che hanno già effettuato una precedente surroga e vogliono migliorare ancora le condizioni, operazione possibile dal momento che non esiste un limite di surroghe che può essere richiesto per lo stesso mutuo.
Ma attenzione: le banche non vedono di buon occhio i clienti che sono già ricorsi altre volte a questo strumento, pertanto potrebbero rifiutare la richiesta del mutuatario.
Inoltre prima di procedere con la surroga, è opportuno verificare che sia davvero vantaggiosa nel tuo caso specifico. Infatti la surroga non conviene, ad esempio, se si è vicini alla conclusione del mutuo: in tal caso la maggioranza degli interessi è stata già pagata e risulterebbe poco conveniente ripartire con il pagamento di una quota di interessi importante, tipico dei piani di ammortamento alla francese.
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