Hai meno di 36 anni e il grande desiderio di comprare una casa tutta tua? Il Bonus prima casa giovani è la misura che fa per te!
Con il Decreto Sostegni bis il Governo mette in primo piano i giovani.
Già, proprio loro, quella categoria che troppo spesso è costretta a rimandare l’acquisto di una casa e la costruzione della propria famiglia a causa di contratti di lavoro che non garantiscono stabilità economica.
Per incoraggiare l’autonomia abitativa, sono stati introdotti aiuti mirati che consistono nell’eliminazione di imposte legate all’acquisto della prima casa ma anche in garanzie statali sul mutuo. Ma andiamo con ordine e vediamo a chi sono rivolti gli incentivi e cosa prevedono nello specifico.
Chi ha diritto alle nuove agevolazioni sull’acquisto della prima casa?
Gli incentivi inseriti nell’articolo 64 del Decreto Sostegni bis sono dedicati agli acquirenti che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età, il cui reddito ISEE non supera i 40.000 euro annui.
L’immobile oggetto di acquisto deve essere destinato a diventare l’abitazione principale del compratore e non può appartenere alle categorie catastali A1, A8 e A9.
L’agevolazione vale anche per le pertinenze.
DL Sostegni bis, le agevolazioni sulle tasse all’atto di acquisto
In presenza dei requisiti che abbiamo elencato sopra, l’acquirente viene esonerato dal pagamento:
– delle imposte di registro, ipotecaria e catastale dovute sugli atti di vendita e sugli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione;
– dell’imposta sostitutiva, che sarebbe dovuta nella misura dello 0,25% per i finanziamenti erogati per acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso abitativo relativi alle abitazioni prima casa.
La norma si applica anche quando la cessione dell’immobile con i requisiti di “prima casa” avviene da parte di un’impresa.
Tuttavia in questo caso la compravendita è soggetta al pagamento dell’IVA: in base alle nuove direttive, il giovane acquirente è tenuto a versarla comunque, ma avrà diritto al riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta in relazione all’acquisto.
Questo bonus, mai rimborsabile, può essere utilizzato:
- in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data in cui è stato acquisito;
- in diminuzione delle imposte sui redditi dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto;
- in compensazione tramite modello F24.
Si può beneficiare delle misure per gli atti stipulati dalla data di entrata in vigore del decreto legge, cioè il 26 maggio 2021, fino al 30 giugno 2022.
Fondo di garanzia mutuo giovani Consap per under 36
Dal 24 giugno 2021 fino al 30 giugno 2022 gli under 36 con un ISEE sotto i 40.000 euro potranno anche chiedere l’accesso al Fondo di garanzia mutui per la prima casa (finora riservato agli under 35) e ottenere la garanzia di Stato sull’80% (anziché sul 50% come in precedenza) della quota capitale del mutuo.
Il Fondo gestito dalla Consap (al quale abbiamo dedicato già un nostro articolo) viene nuovamente finanziato con il Decreto Sostegni bis e amplia la platea di beneficiari rappresentando ancora di più un valido aiuto per tutti i giovani che intendono comprare la loro casa senza chiedere l’aiuto di un garante.
Il DL Sostegni bis con il suo articolo 64 costituisce un intervento significativo messo in campo dal Governo per favorire la ripartenza del Paese, perché è un incentivo che va ad interessare contemporaneamente i giovani e l’immobiliare, da sempre un settore chiave dell’economia italiana.
Si suppone che questa novità darà presto i suoi frutti, attirando l’interesse di tanti under 36, anche alla luce del fatto che nel 2020 il 34% delle richieste di agevolazioni prima casa è stato presentato proprio da acquirenti con meno di 35 anni.
Eliminare, di fatto, le tasse all’atto di acquisto e offrire un’importante sicurezza per l’erogazione del mutuo significa dare un nuovo impulso e infondere vitalità al settore.
Si tratta di misure importanti, tanto più che vanno ad affiancare la detrazione del 110% offerta dal Superbonus, l’incentivo che punta a una generale riqualificazione del patrimonio edilizio, definendo così un quadro completo di misure per la ripresa con riferimento al settore edilizio.
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