Acquistare una casa significa investire una somma importante tutta in una volta; nella maggior parte dei casi gli italiani ricorrono al mutuo. Al momento i tassi di interesse sono ancora bassi, e quindi convenienti per gli acquirenti…ma richiedere ed ottenere un mutuo non è così facile e i vari Istituti di Credito richiedono una serie di garanzie, requisiti e documenti.
Il problema che oggi interessa soprattutto i più giovani che vorrebbero acquistare casa è la difficoltà nel rispettare i requisiti economici.
Per agevolare la concessione del mutuo da parte delle banche, lo Stato mette a disposizione il Fondo Garanzia Mutuo Prima Casa. Questo vuol dire che lo Stato stesso si fa garante per il 50% della quota capitale del mutuo concesso.
Perciò i giovani che desiderano acquistare la loro prima casa presentando la domanda al Fondo, possono ottenere agevolazioni su: mutui ipotecari per l’acquisto prima casa; mutui ipotecari che non superano i 250.000 euro; mutui con tassi applicati e condizioni, stabiliti dalle singole banche entro i parametri predefiniti.
Per inoltrare la richiesta devi presentare la domanda tramite l’apposito modulo (scaricalo cliccando qui!) direttamente alla banca o all’intermediario che aderisce all’iniziativa.
Una volta verificata tutta la documentazione del richiedente, la banca invia la domanda online al Gestore del Fondo per la Casa, dove le viene attribuito un numero di protocollo progressivo secondo l’anno, il mese, il giorno, l’ora e il minuto di arrivo della richiesta, in modo da determinare la precedenza di diritto all’accesso alle agevolazioni in caso di scarsità di fondi.
A questo punto, ai fini di concessione del mutuo con le agevolazioni acquisto prima casa, le banche sono libere di accettare o rifiutare la richiesta.
Se l’esito della domanda è positivo, entro 30 giorni lavorativi sarà erogato il mutuo e partirà anche la garanzia dello Stato. In cosa consiste esattamente? Le banche e gli intermediari si impegnano a non chiedere ai mutuatari altre garanzie oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato; quest’ultima interviene se il proprietario non riesce a più a pagare le rate del mutuo dopo aver coperto:
In questa situazione, il recupero del credito non viene attivato dalla banca, ma dallo stesso Ministero della Gioventù con l’emissione di cartelle esattoriali.
Per ottenere le agevolazioni per l’acquisto prima casa basta dichiarare al notaio che rogita l’atto di vendita dell’immobile di essere in possesso dei requisiti per fare richiesta. Sarà il notaio stesso a calcolare le imposte agevolate.
La normativa fiscale prevede che chi acquista un immobile può richiedere di pagare le imposte dovute sulla casa e sulle relative pertinenze in misura ridotta rispetto a quelle ordinarie. Questo è possibile in presenza di determinate condizioni.
Innanzitutto, come dice il nome stesso dell’agevolazione, il bonus è previsto per la “prima casa”, ovvero per l’immobile destinato ad essere l’abitazione principale del proprietario.
L’incentivo spetta sia a chi acquista da una ditta di costruzioni, sia da un privato e comporta un notevole risparmio di imposta. Vediamo i due casi:
Valore catastale “prima casa”= rendita catastale x 1,05 x 110
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che tutti gli atti necessari per gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari, sono esenti da bollo.
Se si possiede già un’altra casa situata nel medesimo Comune o comunque acquistata con l’agevolazione prima casa, indipendentemente dalle sue caratteristiche strutturali, non è obbligatorio cedere la precedente abitazione per usufruire una seconda volta del bonus, se: