Se stai pensando di acquistare una casa da adibire ad abitazione principale, sappi che puoi beneficiare di alcuni bonus e strumenti che renderanno l’acquisto più conveniente. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta
Per facilitare l’acquisto della casa e allo stesso tempo per incentivarlo, lo Stato Italiano mette a disposizione numerosi bonus, agevolazioni e strumenti per rendere più fattibile la realizzazione di un sogno che, per molti, sembra irraggiungibile.
Come vedremo, la condizione imprescindibile per usufruire di tutte le soluzioni previste è il fatto che l’oggetto della compravendita sia una prima casa: infatti, le misure che elenchiamo in questo articolo sono valide solo quando si acquista un immobile da adibire ad abitazione principale.
Il Bonus Prima Casa
La normativa fiscale prevede che chi acquista una prima casa può pagare le imposte dovute sull’immobile e sulle relative pertinenze in misura ridotta rispetto a quelle ordinarie.
Questo è possibile in presenza di determinate condizioni.
Può accedere al Bonus Prima Casa soltanto chi:
- non possiede altre abitazioni principali acquistate in precedenza usufruendo di agevolazioni;
- non possiede altri immobili adibiti ad abitazione principale all’interno del Comune nel quale acquista la nuova casa e fa richiesta per usufruire il bonus;
- è residente o trasferisce la residenza entro 18 mesi dall’acquisto nel Comune in cui sorge l’immobile;
- non è titolare di altri diritti quali usufrutto, abitazione o diritto d’uso nel Comune in cui richiede l’agevolazione.
Inoltre non è possibile godere delle agevolazioni per acquistare un immobile di lusso (ovvero appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.
L’incentivo spetta sia a chi acquista da una ditta di costruzioni, sia da un privato e comporta un notevole risparmio di imposta. Vediamo i due casi:
- chi acquista casa dal costruttore deve pagare solo il 4% di IVA anziché l’ordinario pagamento al 10%; inoltre le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono fisse, di 200 euro l’una;
- chi acquista da privato o da una società che non sia l’impresa costruttrice vedrà diminuire l’imposta di registro dovuta dal 9% al 2%. L’imposta ipotecaria e quella catastale sono da versare in misura fissa e ammontano a 50 euro ciascuna.
Per ottenere il Bonus prima casa basta dichiarare al notaio che rogita l’atto di vendita dell’immobile di essere in possesso dei requisiti per fare richiesta. Sarà il notaio stesso a calcolare le imposte agevolate.
→ Trovi maggiori informazioni cliccando qui e leggendo l’articolo dedicato.
Bonus prima casa riservato agli under 36
Oltre al Bonus Prima Casa, l’articolo 64 del Decreto Sostegni bis ha previsto alcune agevolazioni dedicate agli acquirenti che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età, il cui reddito ISEE non supera i 40.000 euro annui.
In presenza dei requisiti che abbiamo elencato sopra per la prima casa, i giovani compratori vengono esonerati dal pagamento:
– delle imposte di registro, ipotecaria e catastale dovute sugli atti di vendita e sugli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione;
– dell’imposta sostitutiva, che sarebbe dovuta nella misura dello 0,25% per i finanziamenti erogati per acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso abitativo relativi alle abitazioni prima casa.
Se la compravendita è soggetta al pagamento dell’IVA, il giovane acquirente è tenuto a versarla comunque, ma avrà diritto al riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA corrisposta in relazione all’acquisto.
Trovi tutti i dettagli nel nostro articolo dedicato, basta un click per visualizzarlo subito!
Il Fondo di garanzia sui mutui prima casa Consap
Un valido strumento istituito dal Governo per facilitare l’accesso al credito è sicuramente il Fondo di garanzia mutui prima casa, detto anche Fondo Consap (al quale abbiamo dedicato già un nostro articolo).
L’accesso ai benefici del Fondo permette, a coloro che possiedono i requisiti, di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa che può arrivare a coprire fino al 100% della somma pattuita.
Accedere al Fondo Consap permette infatti di usufruire non solo di una garanzia statale a copertura del 50% della quota capitale del mutuo (che ne agevola così la concessione), ma anche di ottenere un tasso vantaggioso, detto tasso calmierato.
E anche in questo caso i più giovani sono favoriti. La Legge di Bilancio 2022 ha infatti finanziato la quota di Fondo di Garanzia, con 242 milioni di euro e posticipato la data di scadenza di questa opportunità al 31 dicembre 2022. In questo modo, fino a fine anno, gli under 36 con un ISEE sotto i 40.000 euro potranno accedere al Fondo e ottenere così la garanzia di Stato sull’80% (anziché sul 50%) della quota capitale del mutuo.
Detrazioni fiscali
Ulteriore strumento introdotto dallo Stato per incentivare l’acquisto della Prima casa è la detrazione ai fini Irpef.
Per chi acquista la prima casa, la normativa vigente prevede infatti la possibilità di detrarre non solo gli interessi passivi e gli oneri relativi al mutuo, ma anche le spese legate all’intermediazione dell’agenzia immobiliare.
In entrambi i casi la detrazione sarà pari al 19% e, nello specifico:
- Chi ha stipulato un mutuo per l’acquisto della prima casa potrà detrarre il 19% sugli interessi passivi e gli oneri del mutuo per una spesa massima di 4.000 euro.
- Chi invece ha pagato intermediari immobiliari per comprare l’abitazione principale potrà detrarre il 19% su un importo massimo di 1.000 euro.
Info sull'autore