Una delle verifiche principali da effettuare prima di acquistare un immobile è quella relativa alla sua provenienza; in altre parole è indispensabile conoscere in che modo il venditore è entrato in possesso del bene e in forza di quale titolo risulti titolare di un diritto reale oggetto di compravendita.
In particolare, nel caso in cui la casa provenga da una donazione, l’acquirente dovrà adottare dei rimedi giuridici per mettersi al riparo da possibili rivendicazioni da parte di terzi.
Infatti, come abbiamo avuto modo di approfondire nel nostro articolo “Guida all’acquisto di un immobile proveniente da donazione”, se il bene è stato ricevuto dal venditore come eredità o donazione, altri eredi (ai quali in base all’articolo 556 del Codice Civile spetta una quota legittima) potrebbero impugnare il testamento e/o la donazione chiedendo la restituzione della casa.
Questo pericolo c’è dal momento che la quota legittima viene calcolata sia in base ai beni di cui il defunto era titolare al momento della dipartita, sia ai beni donati in vita. Se dai calcoli risulta che i legittimari sono stati danneggiati, è possibile che le donazioni vengano rese inefficaci (azione di riduzione), o che i beni donati vengano recuperati (azione di restituzione).
Dunque, anche a distanza di anni, chi ha comprato l’immobile potrebbe vedersi costretto a restituirlo o a risarcire i legittimari.
Il pericolo potenziale di rivendica da parte di terzi cessa di esistere solo una volta trascorsi 10 anni dalla morte del donante e qualora siano passati senza opposizioni 20 anni dalla data della donazione.
Dunque è evidente che per acquistare in modo sicuro l’acquirente DEVE essere informato sulla provenienza del bene, in quanto si tratta di una circostanza influente nella conclusione dell’affare.
La Cassazione si è espressa a questo proposito con la sentenza n. 32694 del 12 dicembre 2019, in cui ha stabilito che, in caso di compravendita di immobile donato, se il venditore non ha reso nota la provenienza della casa e si procede alla stipula del preliminare senza mettere a conoscenza della donazione l’acquirente, quest’ultimo può tirarsi indietro e rifiutarsi di stipulare l’atto definitivo.
Infatti la Corte di cassazione ha sottolineato che la provenienza da donazione del bene oggetto di trattative non comporta, di per sé, un pericolo concreto di perdita del bene, tuttavia è da ritenere comunque una circostanza influente sulla sicurezza e sulle potenzialità dell’acquisto programmato con il preliminare.
In conclusione, la provenienza da donazione di un immobile è un fatto importante per la stabilità dell’acquisto e quindi non può essere taciuta.
Perciò il promissario acquirente ignaro della provenienza, ha il diritto di slegarsi dall’obbligo all’acquisto, rifiutando la stipula del contratto definitivo, avvalendosi del rimedio generale dell’art. 1460 del Codice Civile (Eccezione di inadempimento), se ne ricorrono gli estremi.
Ricorda che la donazione non sempre è un problema, ma di certo è una circostanza da analizzare con cura.
Affidandoti all’Agenzia Immobiliare ARTECASA sarà nostro compito guidarti con professionalità nella ricerca della casa perfetta per te ed effettuare le dovute verifiche, così da offrirti un quadro chiaro della tua operazione immobiliare e proporre soluzioni adatte nel caso in cui dovessero presentarsi situazioni delicate.
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Idee ben chiare in mente e ricerche mirate: sono queste le armi che le donne sfoderano per andare a caccia dell’abitazione dei loro desideri.
Una volta individuato l’immobile che sembra rispondere a precise esigenze, di solito nella coppia è loro la scelta di acquisto finale.
Tutto questo lo rivelano i risultati dell’analisi “W City” condotta da Scenari Immobiliari su un campione di 700 soggetti ai quali è stato sottoposto un questionario relativo al rapporto che lega la donna alla città e alla casa in cui vive.
Lo scopo? Capire cosa è prioritario per la donna moderna affinché la qualità della vita sia migliore.
Ne è emerso un quadro interessante.
Secondo la ricerca, l’abitazione woman-friendly ideale ha una superficie di 70-75 metri quadri, un taglio non troppo grande che la rende più pratica e facile da gestire.
Tra le sue caratteristiche non può mancare la sostenibilità: la casa perfetta per la donna è un immobile che garantisce un buon risparmio energetico limitando gli sprechi, a tutto vantaggio dell’economia della casa ma, soprattutto, della salute dell’ambiente.
L’ideale per la donna moderna è avere a disposizione una zona giorno ampia che permetta di ricevere visite, trascorrere del tempo in compagnia e allo stesso tempo altri ambienti in cui la privacy sia assicurata.
Ad esempio un piccolo studio in cui poter lavorare da casa può rappresentare il valore aggiunto di un immobile.
Altri spazi domestici che le donne avvertono come utili a migliorare la qualità della vita sono:
mentre solo una netta minoranza gradirebbe avere una stanza in cui praticare attività sportiva.
Quindi la praticità è un aspetto essenziale, ma ancor più importante per le donne è la sicurezza.
Principalmente alla loro casa le donne chiedono protezione: per poter essere davvero felici tra le mura domestiche hanno bisogno di sentirsi al sicuro.
Dunque diventano importanti il quartiere in cui si decide di cercare casa e ancora di più la disposizione degli ambienti, le finestre e i sistemi di sicurezza che si possono installare.
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A presto!
Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Bonus mobili, Bonus verde e Bonus facciate, così come il Superbonus 110% sono stati tutti prorogati per l’anno 2021 grazie alla nuova Legge di Bilancio.
La proroga consente di portare in detrazione le spese per interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica della propria casa, interventi di ristrutturazione delle facciate, rimessa a nuovo delle aree verdi, l’acquisto di mobili nuovi e tanto altro.
Ma la detrazione non è l’unica modalità con cui si può beneficiare di questi Bonus.
Infatti in molti casi è prevista anche la possibilità di richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Vediamo nel dettaglio in che cosa consistono e quando è possibile utilizzare queste modalità.
Lo sconto in fattura è una modalità alternativa alla detrazione fiscale: con questa opzione il consumatore ha la possibilità di ottenere uno sconto, di importo pari a quello che si otterrebbe con la detrazione fiscale, direttamente in fattura.
Dall’altro lato, il fornitore dovrà accettare di dover anticipare al cliente la somma in un’unica volta, al momento dell’acquisto.
Il vantaggio evidente di questa modalità è quello di non dover attendere dai 5 ai 10 anni (in base alla tipologia di agevolazione) per godere effettivamente del bonus, in quanto permette di effettuare i lavori in maniera praticamente gratuita trasferendo alle imprese fornitrici l’onere di recuperare il contributo statale; la somma sarà in seguito recuperata come credito di imposta.
Questa modalità consente di cedere il credito d’imposta a favore di altri soggetti, come istituti di credito o intermediari finanziari.
Nella pratica significa andare a trasferire il credito d’imposta maturato da chi effettua i lavori ad una banca di credito, ottenendo così il pagamento del credito in via anticipata.
Non tutti i bonus del Pacchetto Bonus Casa possono beneficiare delle modalità alternative alla detrazione fiscale Irpef.
È possibile avvalersi delle due opzioni per il Superbonus 110%, il Bonus ristrutturazioni, il Bonus facciate, l’Ecobonus, il Sismabonus ma non per il Bonus mobili e il Bonus verde, che rimangono esclusi e che possono essere recuperati solo indicando nell’annuale dichiarazione dei redditi le spese sostenute e documentate.
Il Bonus Verde permette di detrarre il 36% di tutte le spese sostenute nel 2021 per interventi di recupero e progettazione delle aree verdi, fino ad un massimo di 5 mila euro.
Per il Bonus Mobili invece la detrazione sale al 50% per un limite massimo di spesa di 16 mila euro, riguardante l’acquisto di nuovi mobili o elettrodomestici ad alta efficienza.
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La frase è completa, si è detto tutto quello che si voleva, quindi si mette un bel punto e si va a capo per ricominciare a scrivere. Leggi tutto
L’Agenzia Immobiliare ARTECASA nel tempo è diventata sinonimo di qualità e competenza nel campo della compravendita e della locazione di immobili.
Le caratteristiche che distinguono il nostro team sono la preparazione, la capacità di interagire con i clienti e l’abilità nel trovare le soluzioni adeguate per concludere ogni trattativa con successo e in completa sicurezza.
In un anno particolare, in cui la casa si è rivestita di un’importanza ancora maggiore rispetto al passato, l’Agenzia Immobiliare ARTECASA ha deciso di spiccare nel panorama immobiliare facendosi conoscere meglio sul territorio.
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